lunedì 17 marzo 2008

AUSTRALIA: la gara

Che dire del gran premio di Australia di ieri? Non trovo parole appropriate. Certo la passione ci aiuta a sopportare le delusioni ma quando gli errori piovono da tutte le parti la depressione è dietro l'angolo. La McLaren quest'anno ha due piloti eccezionali. Hamilton non è solo un talento naturale, arriva da una serie di stagioni perfette nelle quali nulla, se non il minimo indispensabile, gli è andato storto. In GP2 ha vinto tutto (e in che modo fantastico!) e l'anno scorso è stato ad un passo dal vincere il mondiale. E' stato osannato come un Dio e questo certo gli dona una condizione psicologica più che perfetta; vorrei vedere se avesse dovuto fare la trafila dell'eccezionale Trulli ... ma questa è un'altra storia. Anche il buon Kovalainen è molto dotato, e ce ne accorgeremo gran premio dopo gran premio. Che altro dire. Felicità immensa vedendo Alonso andare male nelle qualifiche e Fisichella sulla macchina di Nonna Papera. Poi ieri tutto nero. Massa fa il pollo alla prima curva, Trulli (grande grande grande) out per guasto, Kubica idem, Alonso come un diavolo rimonta alla grande, Kimi altro pollo arrosto prima della rottura ... insomma che incubo. Ci si sveglia presto per godersi un bello spettacolo e si rimane in depressione tutto il giorno. Pazienza.

un'ultima osservazione: ma non dovevamo avere gran premi più emozionanti? E i sorpassi? E poi perchè correre su un circuito senza vie di fuga dove la Safety Car etra ogni momento?

non era vero che era l'ultima! Un'altra osservazione: perchè la Ferrari si è presa il pilota bruciato della disastrosa McLaren di due anni fa e non ha fatto una politica acquisti più intelligente? La faccio troppo facile?

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